Verifica termoigrometrica e calcolo dei risparmi energetici

Da una trasmittanza troppo elevata, come quella determinata dai ponti termici, consegue un basso valore della locale temperatura interna e ciò è causa di elevati scambi termici radiativi e di moti convettivi dell’aria, che diminuiscono il confort ambientale anche in presenza di temperatura ambiente ai livelli massimi consentiti dalla legge. 

Va comunque posto in assoluta evidenza come, qualora la temperatura della parete interna scenda al di sotto del valore limite di saturazione dell’aria-ambiente, i fenomeni di condensazione e di umidità nelle pareti interne si possano ritenere un fatto scontato.

Un attento studio dell’andamento della temperatura nello spessore stratificato della parete rivela caratteristiche superiori nelle pareti isolate all’esterno.

Infatti, poiché i gradienti di temperatura nei vari strati della parete sono proporzionali alle rispettive resistenze termiche, nel caso di pareti con isolamento esterno, il salto termico si trova sempre concentrato sullo stesso, mentre il resto della parete si trova a beneficiare di una temperatura poco diversa da quella, abbastanza costante, dell’ambiente interno.

Per altro, in regime non stazionario, è necessario prendere in considerazione anche la capacità termica dei vari strati posti all’interno dell’isolamento.

E’ evidente come, in una parete con isolamento esterno, tutta la massa sia utile ai fini della capacità termica.

Per verificare che in nessun punto dello spessore di una parete vi siano fenomeni di condensazione, è necessario che in corrispondenza dello stesso la pressione del vapore non raggiunga il valore di saturazione, corrispondente alla temperatura locale.

Si costruiscono pertanto i famosi diagrammi di Glaser; si costruisce, cioè, praticamente, il profilo delle pressioni parziali. 

Per escludere fenomeni di condensazione, dovremmo verificare che:


  1. si configuri un profilo delle pressioni di vapore il più basso possibile, avendo cura che la barriera al vapore avvenga nello strato più interno possibile ed in particolare che lo strato più esterno abbia una bassa resistenza
  2. il profilo della pressione di saturazione, come normalmente avviene nel caso di coibentazione a cappotto, sia il più alto possibile