Particolari architettonici: le fughe in facciata e i risvolti d'angolo

Le fughe in facciata

Una connotazione particolarmente importante dal punto di vista architettonico è certamente data dalla scelta del tipo di fuga orizzontale fra le lastre, che, come è noto, deve avere una dimensione minima tale da non provocare colonne di carico sugli staffaggi.

Si consigliano fughe orizzontali non inferiori a 6-7 mm, ma è possibile strutturare fughe anche nell’ordine di diversi cm. pur nell’ambito degli ancoraggi a scomparsa (fig. 10). 

Ciò è reso fattibile dall’adozione di particolari profili o scuretti che, posti in corrispondenza dell’intradosso delle lastre, consentono di nascondere tutto il sistema di ancoraggio.

La soluzione con scuretto è caratteristica del rivestimento in marmo Botticino del Nuovo Tribunale di Brescia, connotato da fughe orizzontali di notevole importanza (4 cm).

Qui, la soluzione con scuretto, di materiale identico a quello delle lastre di facciata, ha conferito la voluta uniformità cromatica al rivestimento, ma nel contempo ha comportato una atipica soluzione di ancoraggio a configurazione contrapposta delle staffe di sostegno rispetto a quelle di ritenuta, risultando impossibile il posizionamento delle prime sulle coste orizzontali inferiori.

Le soluzioni d'angolo in facciata

In corrispondenza dei risvolti dei serramenti o dei risvolti d’angolo le soluzioni architettoniche possono essere diverse, ma normalmente si preferisce adottare un accostamento delle lastre “tipo scuretto” in corrispondenza dei serramenti, mentre in corrispondenza dei risvolti d’angolo dell’edificio si preferisce la soluzione cosiddetta “a cartabuono”. 

In sede di progettazione, se non in sede d’offerta, Rossi prospetta precisi dwg riferiti ai singoli nodi architettonici e pertanto, in primis, le varie soluzioni d’angolo, secondo le preferenze del Progettista.